La terapia indiretta è un tipo di intervento psicologico il cui destinatario finale non è la persona o le persone davanti a noi.
La persona o le persone presenti in seduta sono venute per affrontare la difficoltà o il disturbo di qualcun altro che, per svariate ragioni, non vuole o non è in grado di partecipare in prima persona all’intervento.
In questi casi, si va a lavorare indirettamente attraverso le persone presenti in seduta, in genere persone vicine al destinatario e/o coinvolte nel problema (genitori, familiari, partner).
Il terapeuta guida le persone presenti a mettere in atto determinati comportamenti e reazioni, così da essere gli artefici del cambiamento finalizzato a promuovere o ripristinare una situazione di benessere della persona in sofferenza e di tutto il sistema.
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In quali casi è utile
La terapia indiretta si dimostra utile in molte situazioni:
- In caso di difficoltà educative genitoriali o disturbi dell’infanzia e dell’adolescenza, per i quali in genere si lavora con i genitori senza mai vedere il bambino in seduta.
- Per i problemi di coppia, qualora uno solo dei partner chieda aiuto per risolverli.
- In tutti i casi in cui una persona non riconosca di avere un problema, oppure non sia in grado di muoversi, di attivarsi o di sostenere delle sedute.
Si tratta di una modalità di lavoro specifica e mirata. Si basa sull’idea che il cambiamento di un elemento all’interno di un sistema complesso (come può essere la famiglia o la coppia) comporterà a sua volta cambiamenti in tutti gli altri elementi di quel sistema (ad esempio un figlio, il partner, un genitore).

Come si svolge una terapia indiretta
Se continui a fare quello che hai sempre fatto, continuerai ad ottenere ciò che hai sempre avuto. (W. G. Bennis)
L’intervento si svolge seguendo alcuni passaggi fondamentali:
- Definizione del problema, indagine sul suo funzionamento, accordo sugli obiettivi, prime manovre di trattamento.
- Messa in pratica di una serie di procedure, direttamente in studio come anche da svolgere a casa, finalizzate a bloccare le tentate soluzioni disfunzionali.
- Progressiva sostituzione delle tentate soluzioni disfunzionali con modalità maggiormente funzionali di agire. Si tratta di guidare le persone verso comportamenti e reazioni in grado di produrre effettivi cambiamenti nella persona portatrice del problema, fino alla sua risoluzione.
- Consolidamento e riorganizzazione delle regole: si consolidano progressivamente i risultati fino a raggiungere un nuovo equilibrio più flessibile e maggiormente funzionale.
Possibili obiettivi di una terapia indiretta

Tramite una terapia indiretta si possono raggiungere due tipi di obiettivi:
- Promuovere cambiamenti funzionali del sistema che a loro volta porteranno a cambiamenti funzionali nella persona, fino alla risoluzione del problema. Questo avviene, ad esempio, nel lavoro per aiutare i genitori ad aiutare i figli;
- Promuovere cambiamenti che portino la persona, prima restia, a rivolgersi in prima persona al professionista.
Dott.ssa Adriana Serra – psicologa specializzata in psicoterapia breve strategica